Sei favorevole alla donazione degli organi?

Il trapianto consente di poter sopravvivere a una malattia in stato terminale.
Ma un trapianto è possibile solo se vi è una donazione.
Se in altri paesi è valido il silenzio assenso, nel senso che tutti i cittadini sono potenziali donatori fino a dichiarazione contraria, in Italia la legge consente ad ogni cittadino di poter decidere liberamente in merito alla donazione dei propri organi, altrimenti occorre il consenso dei familiari.

Ogni cittadino, attraverso una dichiarazione di volontà, ha la possibilità di dichiararsi favorevole o sfavorevole alla donazione. (Per come effettuare tale dichiarazione vedi questo link.)

In mancanza di tale scelta una eventuale decisione ricadrà sui propri familiari.

In un momento di sofferenza profonda è difficile pensare agli altri, si è completamente assorti nel dolore e nel vuoto immenso lasciato dalla persona cara, ma non dare l'assenso alla donazione degli organi di un proprio familiare che non ha espresso la propria volontà in merito alla donazione, non comporta un prolungamento delle cure, perché quando viene diagnosticata la morte ormai non c’è più nulla da fare e quegli organi che non vengono donati decreteranno la morte di altre persone ancora..

E invece forse proprio in quell'attimo è possibile toccare con mano che la vita, ogni vita, anche nel momento della fine, può continuare ad avere un suo senso, consentendo una rinascita a qualcuno che è malato e che magari se non avrà un nuovo organo, morirà di certo.

Una donazione è un atto d'amore compiuto nei confronti di chi si vede costretto a vivere in uno stato terminale con un carico di dolore enorme.
Decidere di donare permette di ridare una madre o un padre ai propri figli di consentire a un giovane di poter continuare la propria esistenza, a un bambino di continuare a vedersi riflesso nel sorriso della madre.

E tu? Sei favorevole o contrario alla donazione?