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Chiude il centro trapianti di rene del II Policlinico di Napoli. Per i pazienti dializzati della Campania il trapianto diviene sempre più un miraggio
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Chiude il centro trapianti di rene del II Policlinico di Napoli. Per i pazienti dializzati della Campania il trapianto diviene sempre più un miraggio
Dal dicembre 2009 al Nuovo Policlinico di Napoli non si effettuano più trapianti di rene.
Un centro di eccellenza, fornito anche di due sale operatorie di recente inaugurate, dotate di tutti i requisiti richiesti e costate 5 milioni di euro, costretto ad ospitare anche altre emergenze chirurgiche a causa evidentemente dell'annosa punuria di fondi economici in cui si dibatte da anni la Sanità della Campania.
Proprio per tale motivo, denunciato a fine 2009 proprio dal direttore della Chirurgia dei trapianti Andrea Renda, è stata inviata una ispezione dal Centro Nazionale Trapianti, da cui è emersa la conferma che, nonostante le sale operatorie siano idonee per i trapianti, non sono comunque sottoposte a vincolo di esclusività, e quindi sono utilizzate da specialisti di altre branche.
Il tutto con un aumentato rischio di contaminazioni batteriche.
Da quel momento l'attività è stata temporaneamente spostata a Salerno. Un'attività che di certo ha visto un decremento notevole rispetto ai 54 trapianti effettuati nel 2009 a Napoli.
Nonostante avessero assicurato che i lavori di ristrutturazione di quelle sale operatorie dedicate a garantire l'attività di chirurgia generale, sarebbero terminati ad aprile 2010, a tutt'oggi al Policlinico non hanno ancora ripreso a effettuare i trapianti.
Anche perché nel frattempo, tra un cambio di assessori, commissari straordinari, presidente delle regione e coordinatore regionale per i trapianti (Di Florio che succede a Farzati) le faccende si sono ulteriormente ingarbugliate.
Si ipotizza infatti una definitiva delocalizzazione del centro trapianti del II Policlinico al Cardarelli (compresi tecnologie e personale), la cui gestione, ancora non si comprende se verrà affidata all' università all' ospedale.
E come al solito, mentre loro dibattono e discutono, non tanto di organizzazione ma quanto di gestione di fondi - che evidentemente i Trapianti sono un buon business per l'Azienda ospedaliera e Universitaria! - chi ci rimette è sempre il paziente. I pazienti della Campania costretti a continuare a dializzare mentre vedono sempre più aumentare i lunghi tempi di attesa in una lista che per il momento esiste solo sulla carta.
Un danno ulteriore che succede alla beffa di essere costretti ad iscriversi nelle liste di attesa solamente in due centri trapianto, di cui uno è necessariamente il centro fantasma regione Campania.
Ultima modifica di Admin il Ven Nov 19, 2010 3:43 pm - modificato 1 volta.
Politica e trapianti: che speranza per i pazienti?
Da una notizia Ansa dell'aprile 2010:
Una notizia Ansa ci tiene informati sulle diatribe politiche.
Il consigliere regionale del Pdl Pietro Diodato chiede in una nota indirizzata al subcommissario alla sanita' Giuseppe Zuccatelli di sospendere il decreto che prevede la soppressione del centro trapianti della Federico II.
La revoca del decreto n.23 del 13 aprile 2010, viene chiesta ''in attesa che il nuovo Governo regionale possa valutare il provvedimento e eventualmente riscriverlo alla luce dei nuovi orientamenti di politica sanitaria''. e aggiunge - il provvedimento in effetti determina uno scadimento del servizio ed un aumento della spesa sanitaria... "
Il decreto produrrà:
- la perdita del Centro Trapianti dell'Aou Federico II, con evidenti riflessi negativi sull'attivita' didattica e scientifica;
- la paradossale condizione del personale infermieristico trasferito dall'Aoup Federico II e che dovrebbe continuare ad essere retribuito anche dall'Universita';
- un incerto futuro per le numerose unita' operative (Urologia, Anatomia Patologica, Immunologia, etc.) che al momento interagiscono con il Centro Trapianti del Policlinico partenopeo;
- lo spreco di circa 5 milioni di euro di finanziamenti pubblici regionali utilizzati per creare un Centro Trapianti;
- la creazione di una Unita' Operativa Dipartimentale di 'Trapianti di Fegato in Emergenza ed Urgenza Trapiantologia' ed una unita' operativa semplice di Nefrologia con un ulteriore, insostenibile aggravio per la spesa sanitaria regionale''.
Pare inoltre che nel 2006, il direttore del centro nazionale trapianti A. Nanni Costa ed il presidente dell'Alto Comitato Regionale Trapianti A.Gambacorta rilevarono l'assoluta rispondenza ai parametri di legge del centro trapianti della Federico II.
Non possono, infine, non essere considerate le preoccupazioni che dal mondo accademico provengono in ordine agli effetti intollerabili, di natura scientifica e sanitaria, che tale inopportuna decisione determinerebbe''.
ANSA - aprile 2010
Una notizia Ansa ci tiene informati sulle diatribe politiche.
Il consigliere regionale del Pdl Pietro Diodato chiede in una nota indirizzata al subcommissario alla sanita' Giuseppe Zuccatelli di sospendere il decreto che prevede la soppressione del centro trapianti della Federico II.
La revoca del decreto n.23 del 13 aprile 2010, viene chiesta ''in attesa che il nuovo Governo regionale possa valutare il provvedimento e eventualmente riscriverlo alla luce dei nuovi orientamenti di politica sanitaria''. e aggiunge - il provvedimento in effetti determina uno scadimento del servizio ed un aumento della spesa sanitaria... "
Il decreto produrrà:
- la perdita del Centro Trapianti dell'Aou Federico II, con evidenti riflessi negativi sull'attivita' didattica e scientifica;
- la paradossale condizione del personale infermieristico trasferito dall'Aoup Federico II e che dovrebbe continuare ad essere retribuito anche dall'Universita';
- un incerto futuro per le numerose unita' operative (Urologia, Anatomia Patologica, Immunologia, etc.) che al momento interagiscono con il Centro Trapianti del Policlinico partenopeo;
- lo spreco di circa 5 milioni di euro di finanziamenti pubblici regionali utilizzati per creare un Centro Trapianti;
- la creazione di una Unita' Operativa Dipartimentale di 'Trapianti di Fegato in Emergenza ed Urgenza Trapiantologia' ed una unita' operativa semplice di Nefrologia con un ulteriore, insostenibile aggravio per la spesa sanitaria regionale''.
Pare inoltre che nel 2006, il direttore del centro nazionale trapianti A. Nanni Costa ed il presidente dell'Alto Comitato Regionale Trapianti A.Gambacorta rilevarono l'assoluta rispondenza ai parametri di legge del centro trapianti della Federico II.
Non possono, infine, non essere considerate le preoccupazioni che dal mondo accademico provengono in ordine agli effetti intollerabili, di natura scientifica e sanitaria, che tale inopportuna decisione determinerebbe''.
ANSA - aprile 2010
I docenti ricorrono al TAR
Nel maggio 2010 alcuni docenti dell'Università Federico II che lavorano da anni nelle attività che concernono i trapianti di rene del Policlinico Federico II (attività trasferite per decreto del commissario ad acta al Cardarelli) hanno inoltrato un ricorso al TAR contro il trasferimento dei trapianti di rene dal Policlinico Federico II al Cardarelli.
Ricorso che è stato respinto confermando il trasferimento del Centro Trapianti dal Policlinico al Cardarelli.
Morale della favola. Al Cardarelli non sono attrezzati. Al Policlinico che pare si sia messo in regola sì, ma non può effettuare i trapianti per disposizione della Magistratura, e intanto i pazienti iscritti nelle liste di attesa della Campania continuano a dializzare cullandosi nell'illusione di una telefonata che di certo per i prossimi mesi non potrà arrivare...
Ricorso che è stato respinto confermando il trasferimento del Centro Trapianti dal Policlinico al Cardarelli.
Morale della favola. Al Cardarelli non sono attrezzati. Al Policlinico che pare si sia messo in regola sì, ma non può effettuare i trapianti per disposizione della Magistratura, e intanto i pazienti iscritti nelle liste di attesa della Campania continuano a dializzare cullandosi nell'illusione di una telefonata che di certo per i prossimi mesi non potrà arrivare...
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